Verso una revisione delle regole per quanto riguarda il Green Pass: ecco dove potrebbe essere abolito prima della fine del mese di marzo.
L’Italia ha intrapreso il percorso di allentamento delle restrizioni e corre verso la fine dello stato di emergenza, che non dovrebbe essere prorogato ulteriormente. Dopo l’abolizione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, la riapertura delle discoteche e l’abolizione delle restrizioni in zona rossa per i soggetti con super Green Pass, il prossimo passo dovrebbe essere, non prima di marzo, un allentamento delle regole sul Green Pass.
La certificazione verde con ogni probabilità resterà in vigore anche dopo la fine del mese di marzo ma il governo dovrebbe progressivamente alleggerire le regole fino ad arrivare all’abolizione del Green Pass, che evidentemente prima o poi andrà abolito così come andranno abolite le distinzioni tra vaccinati e non vaccinati.
Via il Green Pass nei luoghi all’aperto e non solo: le ipotesi sulla prossima mossa del governo
A parlare di un allentamento delle regole relative all’uso del Green Pass è il sottosegretario Costa: “Credo che già dal mese di marzo si possa prevedere un allentamento del green pass, graduale, partendo dai luoghi all’aperto”.
Mettendo insieme le ipotesi (più probabili) in circolazione, prima del 31 marzo il Green Pass rafforzato potrebbe essere eliminato almeno per quanto riguarda le attività all’aperto come ad esempio ristoranti (all’aperto) e stadi. Inoltre è probabile che possa essere abolito anche l’obbligo di avere il green pass base per recarsi in banca, negli uffici postali e nei negozi considerati non essenziali.
In un secondo momento, realisticamente dopo il 31 marzo, il Green Pass potrebbe essere abolito anche per i luoghi al chiuso, come ad esempio cinema, teatri e palazzetti dello sport.
Come detto, ci muoviamo nel campo delle ipotesi più concrete. Le scelte del governo saranno comunque dettate dall’andamento epidemiologico e dall’andamento della campagna di vaccinazione.
Lo stato di emergenza
Per quanto riguarda lo stato di emergenza, arrivati quasi alla metà del mese di febbraio il governo è orientato a non prorogarlo. Ma come abbiamo imparato, in un mese può succedere di tutto. Quindi la decisione sarà assunta non prima della metà del mese di marzo, quindi a pochi giorni dalla scadenza dello stato di emergenza.